Daniele Maestri
Il potere subliminale dei profumi
Il potere subliminale dei profumi
«Le antiche civiltà eurasiatiche tenevano in gran conto il potere sacrale, molto spesso anche terapeutico, dei profumi. Si pensi ai doni preziosi e inebrianti che i tre magi orientali recano a Gesù Bambino: oro a parte, l’incenso è legato al cerimoniale e all’offerta sacra e la mirra possiede proprietà medicinali antisettiche (era impiegata nella mummificazione) e potentemente analgesiche, paragonabili agli affini cannabinoidi. Ma c’è di più, e solo le moderne scienze neurofisiologiche hanno iniziato a chiarirlo. Anche nel quotidiano, trattando erbe aromatiche, alimenti e bevande, il nostro olfatto entra in contatto con molecole odorose che interferiscono col nostro sistema nervoso centrale, influendo sul comportamento e sull’umore».
Daniele Maestri, Sapore è sapere
È buono se…
È buono se…
«Dice un proverbio romanesco: “All’oste nun se chiede si er vino è bbono”. Il vino è buono, infatti, quando è gradito ai consumatori, o almeno alla maggior parte di essi, e quando risulta in linea con gli standard di mercato. Già, ma come operare una corretta valutazione?» Ce lo spiega Daniele Maestri in Sapore è sapere
Sapore è dessert
Buon 2017 da CEF Publishing!
Per augurare un dolcissimo nuovo anno ai nostri lettori, e suggellare il 2016 appena concluso, cosa c’è di meglio di un golosissimo dessert? La parola a Daniele Maestri in Sapore è sapere:
«Al dessert è demandato il compito fondamentale di suggellare in armonia la serie delle pietanze elaborate, precedendo la frutta, naturalmente ricca di acqua e di acidi, che ha invece la funzione di rinfrescare e detergere il palato. Dolci “al cucchiaio” come bavaresi, budini e creme di vario tipo sono i più adatti a chiudere pranzi delicati di pesce e crostacei, mentre dessert di maggiore impegno come i classici saint-honoré, mimosa, mont-blanc e millefoglie chiudono degnamente i grandi menu a base di carne. Dolci particolarmente ricchi di cioccolato, come la sacher, si addicono a menu altrettanto sontuosi, comprendenti grandi arrosti e cacciagione»
Il menu perfetto
Come creare il menu perfetto
«La successione delle portate, tipica degli esercizi tradizionali, dovrebbe essere funzionale alla creazione di un menu armonico, in crescendo di sapore e di complessità. A minestre in brodo e primi piatti in bianco dovrebbero seguire secondi altrettanto delicati, di carne bianca ad esempio. Crostini di caccia e fegatini amano invece farsi seguire da gnocchi o tagliatelle al ragù, a loro volta preambolo a un succulento arrosto, magari guarnito con porcini»
Daniele Maestri, Sapore è sapere
Food&Boook: fotogallery
Con “FoodExperience” e Daniele Maestri a Food&Book
Food&Book, il festival della cultura enogastronomica di Montecatini Terme, si è svolto dal 14 al 16 ottobre 2016 all’interno delle Terme Tettuccio. Durante questa bellissima iniziativa CEF Publishing ha mostrato ai tanti ospiti e partecipanti i volumi di FoodExperience e, con l’autore Daniele Maestri della Fondazione Italiana Sommelier e “Bibenda”, ha presentato il volume Sapore è sapere. L’analisi sensoriale in cucina nella suggestiva cornice della Sala Portoghesi. Ecco la gallery.
Sapore è sapere a Food&Book
Sapore è sapere a Food&Book
CEF Publishing, con la collana FoodExperience, partecipa a Food&Book, il Festival del libro e della cultura gastronomica, dal 14 al 16 ottobre a Montecatini Terme.
Al nostro stand saranno esposti e acquistabili tutti volumi della collana. In più avremo ospite Daniele Maestri, che domenica alle ore 11 in Sala Portoghesi presenterà il suo volume Sapore è sapere. con lui ci sarà Edoardo Ventimiglia della cantina Sassotondo. Vi aspettiamo!
Eat Parade 22 luglio 2016
CEF Publishing approda su Eat Parade
La rubrica di enogastronomia del TG2 (Rai2) condotta da Bruno Gambacorta dedica uno spazio ai volumi di FoodExperience nella puntata del 22 luglio
Per vedere l’intero sevizio clicca QUI
Daniele Maestri
«Il gusto, la facoltà di scelta individuale, la preziosità organolettica di ciò che abbiamo nel piatto è il discrimine tra il cibo di qualità e quello industriale, massificato, che molte volte viene mortificato proprio perché abbia in misura minore, o non abbia affatto, i suoi profumi originali.
La vita è qualcosa da vivere con stile, si dice, ma anche con gusto, e proprio questo fa la differenza»
Daniele Maestri, autore di Sapore è sapere
Fuoco, cibo e cultura
Fuoco, cibo e cultura
«Il controllo sul potere del fuoco innalza l’uomo a creatura superiore, affrancandolo dal primitivo stato bestiale, non soltanto perché traccia il primo confine tra la specie umana e le fiere, ma perché permette la cottura e il riscaldamento dei cibi, sancendo il passaggio da un’alimentazione istintiva a un’alimentazione mediata da un mezzo tecnico e, dunque, dalla cultura»
(Daniele Maestri, Sapore è sapere)
Come gli antichi
Come gli antichi
«Si torna, come facevano gli avi contadini, a maneggiare, annusare e assaggiare gli alimenti. Affidandoli, più che all’esame chimico, a quel mirabile laboratorio di analisi che sono i nostri sensi. Torna sovrano l’esercizio della polisensorialità, in una parola del gusto, unico strumento in grado di discriminare con la massima obiettività tra buono e cattivo, tra salutare e nocivo, tra piacevole e ripugnante; tanto che viene da chiedersi se altre antinomie come ordine e caos, bene e male, spirituale e materiale non discendano anch’esse dalle nostre papille»
(Da Daniele Maestri, Sapore è sapere)